Nel mondo sessuale, grazie anche e soprattutto alla liberalizzazione dei tabù che nel passato impedivano alcune pratiche, si stanno imponendo dei modi di fare sesso sempre più variegati e interessanti, uno di questo sono le tecniche Bondage.

La pratica che ha radici molto antiche, consiste nell’immobilizzare in maniera più o meno articolata il partner o la partner di giochi, e con esso/a mettere in pratica tutte le fantasia sessuali possibili, il tutto conoscendo le migliori tecniche Bondage per poter operare senza rischi.

La variante della vita sessuale è stata importata inizialmente d’oltreoceano, piano piano è stata inserita nei giochi sessuali dei cittadini europei, per poi sbarcare nel nostro paese.

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Ultimamente poi essa è stata “sdoganata” dall’apparizione di opere letterarie prima e cinematografiche dopo, (vedi la trilogia di cinquanta sfumature) che l’hanno fatta conoscere e apprezzare al grande pubblico.

Tecniche Bondage: partiamo dall’inizio

Letteralmente il termine Bondage può essere tradotto in lingua italiana con il termine “schiavitù“, una condizione fisica e mentale che fatta in maniera esclusivamente consensuale, crea quel forte legame tanto ricercato tra il sottomesso (lo schiavo/a) e il dominante (il padrone/a).

Una particolarità da non dimenticare è quella che vede l’esercizio delle tecniche di Bondage esulare di prassi da pratiche umilianti o dolorose, queste peculiarità possono certamente fare parte del gioco e integrarlo, ma di solito è la relazione mentale ad eccitare maggiormente, un legame che porta simbolicamente uno dei due partner a consegnare la propria “vita”, e di conseguenza l’ottenimento della propria soddisfazione sessuale, al proprio amante e compagno di gioco.

La legatura a detta degli utilizzatori fornisce delle sensazioni forti a entrambi i partecipanti, sensazioni che saranno comunque totalmente all’antitesi. Se da una parte la persona dominante trarrà soddisfazione del grande potere che detiene sul suo sottomesso, dall’altro il “sub” avrà l’eccitazione che deriva dal fatto di mettere il proprio corpo a totale disposizione del partner, corpo che grazie alla sua immobilizzazione può essere utilizzato a piacimento della parte dominante.

Dal padrone/a lo schiavo/a dipende, per esso assume posizioni scomode e a volte dolorose, insieme ad esso gode del proprio corpo, e infine grazie ad esso raggiunge un magnifico orgasmo.

Come tutte le situazioni di sesso “estremo”, il Bondage abbisogna di sicurezza, lo scopo principale è quello di godere sessualmente non mettendo minimamente in pericolo l’integrità fisica della persona con cui si gioca, una persona che giova ricordare mette la propria sicurezza nelle mani del proprio compagno/a.

Il presupposto legato alla sicurezza che è basilare in altri tipi di giochi, diventa assolutamente indispensabile nei giochi che prevedono l’immobilizzazione. Chi è legato lo è in maniera più o meno permanente durante il lasso di tempo dedicato al gioco, e dipende in tutto e per tutto dal proprio partner.

Quest’ultimo deve fare la massima attenzione perché tutto in ogni momento del gioco vada bene, e soprattutto deve mettere in pratica le giuste tecniche Bondage per poter giocare” in assoluta sicurezza.

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Quali sono le regole per giocare senza rischi?

Come per ogni gioco l’esperienza è una costante determinante per affinare la propria capacità, sia relativamente alle legature che all’esecuzione di tutti i giochi di dominazione/sottomissione, un’esperienza che permette di individuare le migliori posizioni e le migliori legature allo scopo di non rischiare praticamente nulla.

Vediamo quali sono regole più usate per giocare senza rischi, e poter godere appieno di un’attività che per alcuni rappresenta un vero e proprio stile di vita.

Una prima divisione delle tecniche Bondage può interessare le modalità con cui queste vengono attuate, e soprattutto a secondo delle porzioni di corpo che queste servono ad immobilizzare. Si avranno cosi legature che serviranno a:

  • costringere gli arti
  • divaricare alcune parti del corpo
  • collegare il sottomesso a altri oggetti
  • sospendere il corpo del partner al soffitto
  • modificare i normali movimenti naturali
  • immobilizzare completamente il sottomesso/a.

 

Ognuna di queste fornisce delle sensazioni totalmente diverse, cosi come ognuna di queste comporta rischi più o meno frequenti.

Operando una semplificazione i rischi maggiori derivano da tecniche di Bondage molto articolate, che prevedono legature particolari, dolorose e che a volte portano a una vera e propria sofferenza fisica. Di contro ogni tecnica di Bondage può essere utilizzata, se essa è conosciuta bene, e soprattutto se di essa sono conosciute tutte le insite criticità.

Un concetto che serve sempre e comunque sottolineare è quello che lega la tecnica utilizzata relativamente al tempo in cui essa viene esercitata. Una legatura molto delicata ai polsi ad esempio può essere lasciata tutta la notte, diversamente da una sospensione al soffitto, i cui limiti di utilizzo sono temporalmente molto più brevi, limiti che comunque vanno valutate di solito in termine di minuti, e che normalmente non superano la mezz’ora.

Logico inoltre porre l’attenzione sulla conoscenza assoluta del corpo della partner, le legature anche le più semplici possono essere pericolose se effettuate su parti anatomiche ben determinate, un esempio di ciò è il collo e la gola, zone del corpo che dovrebbero essere evitate assolutamente, sia per la loro grande sensibilità che soprattutto per la pericolosità che possono riservare a livello medico.

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Va da se inoltre che tutto può essere pericoloso senza la giusta dose di esperienza, quindi inizia sempre dalle tecniche di Bondage meno impegnative, e piano piano negli anni affacciati a quelle più pericolose, anche qui ad esempio inutile esordire nel mondo delle corde con immobilizzazioni totali, meglio iniziare a praticare prima delle semplici costrizioni, e poi una volta acquisita la giusta dose di pratica e aver fatto un pò di esperienza passare a giochi più impegnativi.

Presupposto fondamentale inoltre di tutte le tecniche di Bondage, anche le più semplici, è quello della conoscenza assoluta dei propri limiti e soprattutto della consapevolezza del fatto che chi è legato dipende integralmente dal Padrone (o dalla Mistress).

In tale contesto deve essere ben definita la possibilità a chi è costretto, di interrompere il gioco nel momento in cui vorrà. Molti dei giocatori che usano le corde per eccitarsi individuano per questo una parola ben determinata, conosciuta con il termine di “safe word“.

Il dominante appena sente tale parola interrompe immediatamente il gioco, e si adopera molto velocemente a liberare il sottomesso/a. Giova ricordare che l’attività non è assolutamente una variante del gioco sessuale, ma solamente il presupposto indispensabile per non procurare danni gravi, a volte anche permanenti, a colui o colei che affida la propria vita al proprio partner, allo scopo di amplificare le proprie sensazioni corporali.

Per permettere l’attuazione di questa regola di sicurezza fate sempre attenzione che chi sopporta la legatura possa parlare agevolmente o che comunque sia in grado di comunicare senza sforzo, evita per questo almeno all’inizio, bavagli e costrizioni similari.

Se proprio desideri privare il sottomesso dell’uso della parola, individua un gesto univoco, facilmente effettuabile, che possa sostituire la “safe word“, logico che devi lasciare al sottomesso la libertà di movimento per poter attuare il gesto scelto.

Fai attenzione inoltre che qualsiasi legatura, anche la più semplice, possa permettere una respirazione agevole, evita bavagli troppo stretti, e inserimenti nelle vie respiratorie di oggetti o artifici che possano impedire il respiro.

Metti la massima attenzione in ogni costrizione che operi, domandati mentalmente se essa può essere pericolosa, e chiedi sempre al sottomesso/a nel momento in cui si opera materialmente la legatura, questo è un ottimo viatico per non correre alcun rischio.

Un’altra cosa da non sottovalutare minimamente per ogni tipo di legatura che si opera è la rapidità di liberazione. Nessun nodo deve essere fatto se non si ha la possibilità di scioglierlo rapidamente in caso di bisogno, in tale contesto meglio tenere vicino un attrezzo che possa operare il taglio delle corde nel caso sia necessario, pensa sempre che durante il gioco può succedere qualsiasi cosa, in quel caso la vita della persona legata dipenda da chi materialmente l’ha legata.

Questo vale anche nel caso di rapporti occasionali in cui il sentimento esula dal piacere sessuale, la persona legata potrà anche essere una perfetta sconosciuta/o, ma essa ti ha affidato la vita facendosi immobilizzare, per ciò la sua vita dipende da te, e dalle precauzioni che hai preso durante l’effettuazione delle tecniche di Bondage.

Utilizza inoltre sempre corde di buona qualità, lascia perdere corde sottili (tipo i fili usati per pescare o i tiranti delle tende), il loro uso porta con se il rischio di segare la pelle e lasciare danni sul corpo.

Prediligi sempre corde di diametro adeguato, e controlla inoltre che la legatura non sia stretta, in quest’ultimo caso la costrizione potrebbe impedire il normale flusso del sangue.

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Quali sono le tecniche Bondage più praticate?

Dopo queste piccole precisazioni vediamo di rispondere alla domanda principe di tutti i giochi che prevedono legature: Quali sono le tecniche Bondage più praticate, e soprattutto quali sono le meno rischiose?

Alla domanda nella sua semplicità non è facile dare una risposta univoca, tutte le tecniche possono essere rischiose, così come tutte le tecniche possono essere esercitate nella massima tranquillità per i giocatori.

In tale contesto infatti più che di tecniche rischiose, si dovrebbe infatti parlare di rischio insito del gioco. Una persona esperta che pratica una sospensione attraverso il seno sa quando fermarsi, sa quali precauzioni prendere, e soprattutto sa affrontare qualsiasi emergenza dorrebbe nascere durante il gioco. Parimenti un inesperto alle prime armi potrebbe farsi prendere dal panico, anche solo con una normale e semplicissima legatura dei polsi.

Il consiglio che gli esperti forniscono è quello di procedere per piccoli passi, questo oltre a far acquisire “esperienza” ha anche il vantaggio di cementare l’intesa sessuale tra i due giocatori, e rendere per questo motivo il gioco estremamente più eccitante.

Tutto inoltre va fatto avendo coscienza delle sensazioni che si generano, per questo molti esperti praticanti di Bondage non fanno mistero di praticare finanche il “self bondage“, particolare situazione in cui loro stessi si sottopongano alle stesse legature che poi praticheranno sui loro sottomessi.

La pratica permette di avere la giusta percezione dei limiti che il corpo umano può sopportare, e di fatto introduce un’ulteriore e maggiore sicurezza quando tali limiti vengono imposti alla compagna, o al compagno, durante il gioco.

Riepilogando

Tutto è pericoloso come tutto può essere sicuro. Dipende da come ogni gioco viene preparato, esercitato e messo in pratica.

Le legature e le sue tecniche di Bondage di base non sono per nulla rischiose, ma solo se i giocatori conoscono come metterle perfettamente in pratica, se tra di essi vi è la fiducia necessaria, e soprattutto se essi hanno quell’equilibrio mentale adeguato per giocare in sicurezza, e per non superare per nessun motivo i limiti precedentemente concordati.

Da sottolineare che in questo gioco per le peculiarità stesse dell’attività ci deve essere una accettazione totale, questo modo di fare sesso deve essere gradito in maniera totale dalla persona sottomessa, che non deve essere forzata minimamente a sottoporsi a legature di nessun tipo, se quest’ultime non rientrano nel suo modo di pensare ai giochi sessuale.

Ancor di più del “sesso normale” il Bondage pretende consensualità, perciò meglio parlarne prima, o in caso di rapporti occasionali mettere bene in chiaro le proprie aspettative.

Una delle cose da non fare assolutamente nelle tecniche Bondage è infatti quella di legare il proprio partner senza che esso sia a conoscenza del gioco. Il cosiddetto “sesso legato” deve essere completamente accettato, solo cosi può riservare estrema soddisfazione, una soddisfazione che a sentire i cultori della materia, porta con se piaceri sessuali difficilmente riscontrabili con altri tipi di giochi sessuali.

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